Da quando ho aperto il sito, ogni anno nel mese di novembre, pubblico il divertente toto colore. Un gioco di previsione cromatica, per provare a indovinare quale sarà il colore top dell’anno a venire. Di solito non ci prendo mai, ma con i candidati di Pantone, ogni volta mi piace lasciarmi trasportare dal loro significato, e dal potente legame che hanno con la moda.
Nonostante le difficoltà dovute al periodo così dominato dall’incertezza, l’azienda statunitense, è riuscita comunque a non mancare il suo consueto appuntamento: la pubblicazione degli attesissimi Fashion Color Trend Report, uno per la New York Fashion Week, l’ altro per la London Fashion Week. Le due ricerche pubblicate a metà settembre – in contemporanea con le uscite Primavera Estate 2021 -, oltre a contenere il colore dell’anno che verrà, hanno l’obiettivo di fornire previsioni e consulenze sulle principali tendenze in fatto di colore. Come ha dichiarato in una nota, il direttore esecutivo Leatrice Eiseman, questa volta si tratta di “una gamma di tonalità floreali che rievocano i giardini in primavera e risvegliano il nostro spirito. (…) Colori che uniscono comfort e relax a scintille di energia, incoraggiano e tirano su di morale”.
In totale il numero delle nuance candidate è 27 (18 colori principali + 9 neutri). L’anno scorso, in comune ai due report c’era solo il Classic Blue, tonalità tenebrosa scelta poi per il 2020. Questa volta invece, i colori in comune sono tre: Marigold, Illuminating e Ultimate Grey. Quindi, detto ciò, ora sembra proprio il caso di chiedere: quale sarà il colore del 2021?
I ROSSI
– Pantone 18-1552 Lava Falls
Lava Falls è il nome di una delle rapide più turbolenti del Gran Canyon, l’immensa gola creata dal fiume Colorado, in Arizona. Associato al cod. 18-1552, questa tonalità di rosso denso e carismatico, è paragonabile al Fiery Red, al Flame Scarlet e al Fiesta, nuance che Valentino nel 1959 scelse per il suo primo abito rosso. Lava Falls ha un’energia fluente, peperina, e trasmette impeto, passione. Tra metri di tulle e taffetà, la londinese Molly Goddard sceglie l’allegria. Dietro un apparente minimalismo studiato per i ritmi della vita odierda, la PE21 della Goddard risponde alla sua esclamazione: “Al diavolo! Non ho per niente voglia di vedere capi bianchi e neri. Voglio colore, texture e ironia”. E Lava Falls ha tutte le carte in regola per tenerle testa.

GLI ARANCIONI/GIALLI
– Pantone 18-1248 Rust
Semplicemente “ruggine” lo stesso tono del foliage autunnale. Come quasi tutti i terrosi, Rust è un marrone/arancio caldo, leggermente schiarito da qualche punta di giallo. “Il ruggine è andato di moda nei pragmatici anni Trenta, nei naturalisti Settanta, nei nostalgici Novanta” specifica Pantone Fashion, il libro sul colore nella moda di Leatrice Eiseman e E.P. Cutler, citando inoltre Yves Saint Laurent, e una delle sue collezioni più iconiche: la couture A/I 1990. Rust cod. 18-1248, ha dunque un’anima retro, e una lunga storia alle spalle. Da New York, Alyx di Matthew Williams (direttore creativo di Givenchy), ha una visione genderfluid e dall’estetica moderna, la SS21 segue una palette tendenzialmente urbana, dove la femminilità è richiamata da slipdress e ricami in pizzo che spezzano la rigidità di un gilet over dal taglio boxy.

– Pantone 16-1253 Orange Ochre
Orange Ochre è un tono di arancione saturo e terroso. Non a caso il nome scelto da Pantone, riconduce questo colore all’ocra rossa, un pigmento inorganico ricavato dall’ematite naturale, un minerale ferroso, il cui utilizzo è assai diffuso nell’arte e nel design, soprattutto nei motivi tribali della cultura africana. Come tutti gli arancioni, Orange Ochre ha un effetto avvolgente e rassicurante. Molto vicino al Vibrant Orange, stuzzica l’intelletto e trasmette positività con una bella carica di energia vitaminica. Dall’heritage etnico-tribale, si tratta di un colore seasonless. Christopher Kane lo mescola a stampe vivaci realizzate con schizzi di glitter e colori, una terapia iniziata in giardino durante il lockdown che il designer riporta su abiti dal design contemporaneo, inseguendo paesaggi infantili in una spericolata arte liberatoria.

– Pantone 14-1050 Marigold
La traduzione dall’inglese Marigold corrisponde a “calendula”, il fiore dai molteplici impieghi in ambito cosmetico e fitoterapico. Immergersi nella contemplazione di questa sfumatura ha un effetto rassicurante, avvolgente. “L’arancione è il nuovo rosso”, diceva Carolina Herrera. Questa sfumatura rassicurante di arancio trasmette positività, rubando la scena come il rosso, ma senza la scarica di adrenalina tipica di quest’ultimo. I tocchi di giallo infatti ne mitigano la forza, calcando su una presenza calorosa, empatica, che invita alla convivialità e alla comunicazione. Veronica Beard da New York City gira la collezione en plein air, e sceglie la morbidezza di un lungo chemisier per infondere ottimismo, attraverso un approccio pragmatico e utilitaristico; dai report di Londra, invece, il colosso Burberry passeggia tra i boschi ed elabora dei pezzi sartoriali più rilassati, catturando il lato più zen di questa quarantena.

– Pantone 16-1529 Burnt Coral
Dall’inglese “corallo bruciato”, questa sfumatura è un caldo color pesca luminoso e invitante. Secondo Laurie Pressman, come la maggior parte dei toni aranciati, Burnt Coral esprime convivialità calcando sull’aspetto più socievole e dinamico; caratteristiche confortanti che non smettono mai di stimolarci. Velatamente meno saturo del vecchio Living Coral – color of the year 2019 -, questo stuzzicante rosa corallo riporta alla natura, alle acque cristalline, ai paradisi tropicali. Zimmermann, brand di matrice australiana, intitola la primavera estate 2021 “Wild Botanica” e immagina un ritorno alla bellezza post lockdown, in una Sydney cosmopolita , tra giardini rigogliosi e spiagge dalla sabbia finissima.

– Pantone 13-0647 Illuminating
Tradotto dall’inglese l’aggettivo che definisce questa sfumatura corrisponde a “illuminante”. Un bel giallo sole, caldo e accattivante, che non manca mai tra i candidati a colore dell’anno. Vibrante come il Cyber Yellow o il Super Lemon, questa tonalità regala ottimismo e gioia di vivere. A livello psicologico, scatena una sfida pronta ad attivare la nostra curiosità. Per Pantone porta in grembo la promessa di una giornata soleggiata. Zimmerman la porta in passerella, e da New York canalizza il suo romanticismo bohemien tra dettagli fluffy e preziosi ghirigori crochet, attraverso una collezione vaporosa e pregna di brio. Dai report di Londra, invece, Ashish mette il sole nei fiori attraverso stampe pixellate su abiti arazzo, e mazzolini di rose fresche in mano esibiti come fossero borsette.

I ROSA
– Pantone 18-2043 Raspberry Sorbet
Dall’inglese Raspberry Sorbet, sarebbe il “sorbetto al lampone”. Pantone attinge dall’universo del food, o meglio dai dolciumi, questo tono di rosa fucsia, freddo e pieno di energia. Per Laurie Pressman, si tratta di una nuance vivificante che stuzzica l’intelletto e tira su di morale. Raspberry Sorbet è un vero e proprio call to action , e deve saperne qualcosa Wes Gordon – direttore creativo di Carolina Herrera -, che dall’ex Williamsburgh Savings Bank, presenta una linea primaverile con il mood ad hoc per segnare momenti glamour e indimenticabili. Fotografati con una prospettiva slanciante, abiti scultorei in tulle rosa e modelli black & white da tappeto rosso cedono il passo alla stagione più calda, con un mini abito da cocktail romantico e deliziosamente civettuolo.

– Pantone 15-3716 Purple Rose
Lo dice anche il nome scelto da Pantone, che si tratta di un tono di rosa violaceo. Una concentrazione maggiore di blu, rende questa sfumatura più satura e molto vicina al Lavender Fog, lo stesso che Anna Sui, stilista di Detroit, adoperò nella PE 2004 su seducenti bikini e mini pareo in style Seventy. Secondo i report, Purple Rose trasmette una sensazione di incanto, e ha un fascino contemplativo. Victoria Beckham presenta la primavera estate 21 con un cortometraggio girato all’interno della galleria d’arte contemporanea Victoria Miro – al momento chiusa a causa della pandemia. Una breve sequenza di venti look, dal richiamo anni 70 plasmata con un certo rigore sartoriale. Le forme accarezzano il corpo, e il maxidress in jersey segue quel gioco equilibrato tra romanticismo e flebile provocazione.

– Pantone 13-3205 Pirouette
Sia in italiano “Piroetta”, che in francese “Pirouette”, questa sfumatura di rosa definita diafana da Pantone, fa pensare alla danza classica, ai vaporosi tutù e ai leggiadri volteggi di una ballerina che gira su stessa. Leggermente più confettoso e decisamente più saturo dell’Heavenly Pink, famoso per i costumi di Dinasty – disegnati da Nolan Miller intorno agli anni 80 -, questo delizioso colore stuzzica i ricordi più teneri, e infonde romanticismo. Con dei figurini scontornati della linea SS21, J.W. Anderson si ispira a Oscar Wilde e alla sua ironia, mostra la linea direttamente dal suo studio di Londra, dove con il sequel dello Show in a Box, ritagli, colori e caricature sovrapposte risvegliano la creatività infantile, mentre il rosa Pirouette damascato ha un effetto polished sul design sofisticato di un completo dalla vestibilità over.

I VERDI
– Pantone 16-5938 Mint
Botanico, fresco, healthy e green nel senso più naturale e sostenibile: sono questi gli aggettivi che a cascata piovono nella mente, contemplando Mint cod.16-5938. Questa nuance frizzante di verde, ha poco a che vedere con i toni pastellosi del classico menta o verde Tiffany. Riscaldato dal qualche punta di giallo, e meno acido del Greenery – color of the year 2017-, Mint promette un forte senso di equilibrio tra calore e freddo. Lo stesso che si avverte, osservando uno scatto in mezzo alla natura. Dove i raggi del sole fanno capolino dalle fronde, in un caleidoscopico background che Rodarte ripropone sulla seta stampata di un completo pigiama con foulard. Très chic!

– Pantone 16-0436 Pickled Pepper
Rubato all’universo del food, o meglio alle dispense in cucina, Pickled Pepper è la traduzione inglese di “peperone sottaceto”. Più acido del color Khaki, questa sfumatura dolce e pungente ricorda i toni naturali e speziati di un intrigante potpourri. Una varietà di verde giardino, si specifica nei report. Così bloccato a Londra, Ashish Gupta – creatore dell’eponima etichetta -, si concentra sull’India, sua terra d’origine, e su quei paesaggi naturali, difficili da raggiungere. Con un approccio altalenante, tra speranza e “qualcosa di veramente emo”, alla ricerca di un’estetica kitsch, la primavera estate 2021 di Ashish è dolce e pungente, ricordando le carattestiche di Pickeld Pepper, che mescolato a cigni e fiori, predomina nel camouflage di un nostalgico abito ad arazzo. “Swanscape” lo definisce il designer.

– Pantone 13-5412 Beach Glass
“Vetro di spiaggia” una traduzione letterale dall’inglese che ci trasporta immediatamente in luoghi idilliaci e vacanzieri. Come il Biscay Green ma molto meno saturo, Beach Glass fa pensare ai tropici e alle acque cristalline. Un’acquamarina naturale, simile ai toni che lo scandaloso Thierry Mugler – nella primavera/estate 99-, utilizza per una vestaglia in chiffon con balze, indossata con uno slip coordinato dalla bellissima Ester Canadas. Un’uscita in passerella seducente e provocatoria, legata ad un’estetica Nineties talmente definita che non potevo non riportare.

– Pantone 13-0117 Green Ash
Affiancando Beach Glass e Green Ash, si capisce subito quale lei due abbia un sottotono più caldo rispetto all’altro. Basti pensare alla maggior concentrazione di giallo – in questo caso quel pizzico che basta a tenere in piedi la suddetta flebile differenza. Tradotto dall’inglese Green Ash, corrisponde al “verde cenere”, un tono polveroso e sfumato che ha un effetto rilassante, tranquillizzante. Secondo Pantone rinfresca e lenisce i nostri sensi, e in questo strano periodo suonerebbe davvero bene. Sachin & Babi, brand dalle origini indiane, ricerca la semplicità, e da New York propone un daywear comfy e pragmatico, all’interno di un’offerta che di base si mantiene fresca, romantica e deliziosamente femminile.

I BLU/VIOLA
– Pantone 18-4250 Indigo Bunting
Molto vicino ai toni densi e spirituali di Mosaic Blue – selezionato nei Fashion Color Trend Report 2020 -, Indigo Bunting è un blu carismatico e brillante. Prende il nome dalla fauna, poiché si tratta del “pavese indaco” un piccolo uccello migratore dal piumaggio cangiante – specie assai diffusa tra la Florida meridionale e il Sud America. Come il volatile canterino, Indigo Bunting trasmette allegria e gentilezza. Ashish alle prese con un’estetica kitsch e celebrativa del folle desiderio di libertà, mescola questo blu accattivante con i toni briosi di una stampa a righe asimmetriche, improvvisata su una tuta iper glitterata.

– Pantone 18-4140 French Blue
Una tonalità prestigiosa e accattivante, meno sobria del Classic Blue (color of the year 2020), e con un pizzico di calore nel suo undertone. Secondo Pantone, French Blue si porta dietro la visione di una Parigi in primavera. Capace di stuzzicare le emozioni, questa sfumatura ha un mood esuberante. Più saturo del Heritage Blue – emerso nei report 2019 -, questo tono francese, è adoperato da Marchesa, il brand americano fondato nel 2004 da Georgina Chapman e Keren Craig. Per la primavera/estate 21, c’è il sogno di giorni migliori, in cui le donne troveranno sicuramente più di un’occasione per indossare abiti romantici e glamour. Una cascata di French Blue, from head to toe, risveglia dunque con audacia le linee sinuose e la trama floreale a intaglio di un abito che invita a fantasticare.

– Pantone 16-4535 Blue Atoll
Con questa sfumatura, Pantone promette un viaggio affascinante in mare aperto, alla scoperta di isole e paesaggi tropicali. Del resto Blue Atoll, indica proprio il colore delle lagune interne presenti negli atolli, scogliere coralline madreporiche, tra le più delicate e complesse dell’ecosistema marino. Un azzurro turchese che non passa inosservato, e che unisce le doti riflessive e affidabili del blu a quelle calmanti e rigeneranti del verde. Ashish usa le paillettes, e su abito morbido a trapezio, mescola Blue Atoll alle onde arcobaleno, accennando il movimento rigenerante delle acque che si infrangono sulla battigia.

– Pantone 15-4020 Cerulean
“Il color del cielo, in una giornata serena e cristallina” spiega in una nota il vicepresidente Laurie Pressman, che dai report di Pantone, descrive l’effetto tranquillizzante di Cerulean cod. 15-4020, un tono di blu chiaro freddo e polveroso, quasi tendente al pervinca. Lo stesso tipo di azzurro che Miranda Priestly ne Il diavolo veste Prada, cita per bacchettare l’assistente Andy, troppo seriosa per lasciarsi contagiare dal mondo superficiale del fashion system. Dalle presentazioni newyorkesi, Marchesa non abbandona per niente il suo Dna -incentrato su abiti da gran soirée-, e con ottimismo immagina una PE 21 rigenerata. Organza, volant a cascata, motivi tropicali: una parata di alta moda, dove un abito in mikado Cerulean ha un anima flapper, e si ricopre di piume frangiate appuntate da minuscoli cristalli ton sur ton.

– Pantone 17-3628 Amethyst Orchid
Leggermente più chiaro di Grape Compote – l’intenso color prugna protagonista dei report 2019-, Amethyst Orchid ricorda il viola che nel 1957 Germaine Émilie Krebs – nota come Madame Grès -, propose su un abito in seta drappeggiata, talmente morbido e impalpabile “da dimenticare quasi di averlo indosso”; un’ossessione della stilista francese, affascinata dall’arte classica e dalla libertà del corpo femminile in movimento. Ametista e orchidea, una combo molto in voga nella cosmesi e nel mondo dei gioielli, compongono il nome di una sfumatura violacea morbida e misteriosa. Come gli abiti da sera “pensati per dare un po’ di sollievo” dichiara Georgina Chapman a Vogue. Per la PE21 Marchesa, propone abiti da ballo in seta punteggiata da minuscoli cristalli che diventano fiori, rami e uccelli. Un gioco glamour che riporta all‘era pre-covid alzando il tiro ai desideri.

I NEUTRI/CLASSICI
Rappresentano quelle sfumature di base. Una categoria che secondo Leatrice Eiseman deve esserci sempre perché è come “colla che tiene tutto insieme”. Sono i colori meglio combinabili con i principali delle palette. Pantone attraverso i report di New York e Londra, quest’anno ha messo in evidenza ben 9 tonalità. Osserviamoli bene, perché non è detto che il colore del 2021, non sia proprio tra questi.
– Pantone 19-4105 Polar Night
Un blu notte talmente profondo da sembrare nero, il non colore per eccellenza. Polar Night cod. 19-4105 è la nuance più scura e satura dei report 2020. Misterioso e siderale, secondo Laurie Pressman incombe in una notte polare, esercitando anche un’influenza riposante. Come Moonless Night, Pirate Black e Phanton è simbolo di quel minimalismo nipponico che ha tanto dominato l’estetica di Issey Miyake, Yohji Yamamoto e Rei Kawakubo di Comme des Garçons. Da Londra Simone Rocha gioca con pregevoli sovrapposizioni di abiti e gioielli, e prendendo vita sulle silhouette, Polar Night ha una forza incontenibile e sfaccettata .

– Pantone 19-4016 Inkwell
Cosa avrà mai di blu, questo marrone freddo e scuro? Secondo Pantone, Inkwell che in italiano vuol dire “calamaio”, corrisponde “a un blu annerito profondo e intenso”. Di gran lunga simile al Jet Black, questa nuance color carbone è tenebrosa, e si porta dietro un’aria sofisticata. Proenza Schouler presenta la PE21 come fosse un fashion book – grazie alla collaborazione di Daniel Shea, artista e fotografo. Una retrospettiva che guarda al futuro, in ricordo di questo tempo indimenticabile. La tavolozza è ricca e misurata, complice il design minimal che calcando su una sorta di zen metropolitano, offre un modo semplice di vestirsi, fatto di tessuti upcycled, come garanzia di qualità e valore senza tempo.

– Pantone 18-0529 Sphagnum
Sphagnum tradotto dall’inglese è lo “sfango”: un genere di muschio tipico degli ambienti palustri. Nonostante la matrice naturale, questo verde muschio è bardato da un’allure military chic, perché molto vicino ai colori delle uniformi dell’esercito. Dal sottotono caldo, Sphagnum tappezza il terreno di colore, e seppur appartenga alla gamma cromatica autunnale, si può considerare una nuance versatile e senza tempo. Con una suggestiva passeggiata tra i boschi, il brand londinese Burberry, sgancia il verde muschio dalla sua indole utilitaria, e su un abito fasciante diventa tavolozza per uno psichedelico pois.

– Pantone 17-1221 Macchiato
Macchiato: sì, come lui, il caffè. In questo caso si tratta di un tono cremoso e intenzionalmente caldo. Macchiato è un marroncino chiaro, tendente all’arancio. In termini “pantonesi” è simile al Raw Sierra, un color ruggine poco robusto, anche se l’appartenenza onomastica al mondo del food, rende questa sfumatura ancor più ricca e gustosa. Gli undertone solari ci attirano, e dalla galleria Hause & Wirth di Savile Row, a Londra, Simone Rocha promette un viaggio nel tempo, combinando voluminosi broccati e velature di tulle a perle e impunture arrotondate, consapevole di una realistica alternanza tra diletto e resilienza.

– Pantone 16-0632 Willow
Non si tratta del film cult anni 80, quello diretto da Ron Haward, dove Willow (interpretato da Warwick Davis) è un onesto contadino che sogna di diventare stregone. Willow tradotto dall’inglese è il salice, l’arbusto a foglia caduca, che secondo Pantone è come “un baldacchino verde che svela e nasconde”. Si tratta di un beige olivastro tra il terracotta e il Khaki, versatile, camaleontico. Un gioco sfaccettato che Zimmermann sfida a individuare su abito maxi in organza, con il greige salice diluito in disegni botanici color oro e graziosi inserti 3D.

– Pantone 14-1127 Desert Mist
Il color “nebbia del deserto” (trad. dall’inglese) è una specie di nude aranciato. Pantone immagina calde distese di sabbie polverose che al soffiare del vento diventano polvere, mutando forma e superficie; visione gitana rubata alla natura. Dall’allure boho chic, Desert Mist è leggermente meno denso di Lark, ma ugualmente versatile e sobrio. Coach gioca con gli undertone e il livello di saturazione, e in mezzo alla campagna insegue la sabbia del deserto, con un ready to wear classico e dall’appeal cosmopolita, sospeso tra l’urbano e il rurale.

– Pantone 17-5104 Ultimate Gray
“Il grigio trionferà” sentenziava Christian Dior, in una Parigi postbellica che in quel colore nuvoloso non ci vedeva nulla di ottimistico. Dall’inglese “ultimo, finale, definitivo” l’aggettivo Ultimate dà una certa sofisticazione a un tono freddo e polveroso, rendendolo quasi capace di combattere il senso di vuoto generato dalla precarietà che tutto il mondo sta vivendo. Selezionato in entrambi i report, secondo Pantone, Ultimate Grey è affidabile, rassicurante e incoraggia con compostezza. Eckhaus Latta, brand newyorkese, immagina una passeggiata all’aria aperta, e lo stile cozy casual della PE21 nobilitandosi attraverso una certosina lavorazione artigianale, rispecchia il momento asociale e domestico che domina la nostra quotidianità, Di tutt’altre vedute, la dirompente Vivienne Westwood che rimane a casa e spezza la formalità di una business woman, con blazer dress, calze a rete e trampoli in pelle rosso lacca.

– Pantone 11-0110 Buttercream
“Il vellutato Buttercream è una semplice e deliziosa tonalità di bianco sporco” rivela Laurie Pressman dal Fashion Color Trend Report di New York. Un tono neutro e caldo, con una matrice culinaria, poiché di base la crema al burro è una preparazione di pasticceria usata per guarnire torte e cupcake. Questa candida sfumatura color sabbia, è molto simile al romantico Parchment, adoperato con successo dall’inglese Phoebe Philo per Chloè nella PE2002. Tornando ai giorni nostri, da New York, Anna Sui, stilista iconica di origini cinesi, intitola l’ultima collezione Heartland, usando sullo sfondo un cottage rosa con finestre a cuore e le amate farfalle. Patchwork, ricami floreali, nastri, colori caldi e sbiaditi, 35 proposte acciabattate per una linea dal sapore retro, rassicurante e casalinga. Coccolosa proprio come una crema al burro.

– Pantone 11-0202 Baby’s Breath
Dal report di Londra, questo colore acromatico, si traduce in “respiro di neonato”. Un nome piuttosto singolare, utilizzato da Pantone per calcare sull’idea di una tonalità impalpabile di bianco “quasi più chiara dell’aria stessa”. Etereo, lattiginoso, Baby’s Breath è un bianco off white, dal sottotono lievemente caldo e vicino ai toni naturali dei pepli greci. Papyrus e Pearled Ivory sono della stessa gamma cromatica, e adoperati al posto del bianco, hanno un impatto moderno, lo stesso che J.W. Anderson cattura nei suoi figurini Primavera-Estate21. In questo caso, l’attenzione è su un coordinato satin, con scollo capestro e pantaloni cargo culotte. Ensemble sofisticata e contemporanea.
