Ormai come ogni anno, ci siamo quasi: tra qualche settimana Pantone rivelerà nome e codice della sfumatura top 2020.
Se avete letto i miei articoli passati, ormai sapete che la scelta del colore dell’anno, è sempre frutto di lunghe e attente ricerche. Una serie di studi e valutazioni che a cadenza semestrale, l’azienda statunitense raccoglie nei suoi attesissimi report cromatici: i Fashion Color Trend Report.
Che cos’è il Fashion Color Trend Report?
Uno per la New York Fashion Week, e un altro per la London Fashion Week , le due ricerche pubblicate a inizio settembre – in contemporanea con le uscite Primavera Estate 2020 -, oltre a contenere il colore dell’anno a venire, per il Pantone Color Institute, hanno l’obiettivo di fornire previsioni e consulenze sulle principali tendenze cromatiche. “Unendo il nostro desiderio di stabilità e creatività con un approccio più spontaneo al design” ha spiegato il direttore esecutivo Leatrice Eiseman “la palette SS20 conferisce alla tradizione, un twist giovane e colorato, che a sua volta crea forti combinazioni energetiche e ottimiste”.
Questa volta però l’azienda alza il tiro e la lista si allunga: il numero delle nuance candidate sale vorticosamente a 31 (23 colori principali + 8 neutri classici). Una sfliza di colori divisi in due gruppi, uno per ognuno dei report dunque, dove il tenebroso Classic Blue, come vedremo, sarà l’unico in comune. Perfino i neutri sono raddoppiati!
Quindi ora non ci resta che divertirci a fare le previsioni… fino al nuovo e attesissimo colore che verrà.
I ROSSI/MARRONI
– Pantone 18-1662 Flame Scarlet
Fiamma scalatta: traduzione dall’inglese che fa pensare subito a un rosso forte e dinamico. Con un sottotono caldo, Flame Scarlet si avvicina al famosissimo rosso pomodoro. Leggermente schiarito da qualche punta di giallo, questo tono scarlatto, ha un’anima scoppiettante. La sua contemplazione trasmette sicurezza: ogni paura è così lasciata alle nostre spalle. Badgley Mischka promette un moderno viaggio nel glamour di una volta. E oltre a primeggiare in un vivace floreale dal gusto esotico, Flame Scarlett ravviva la linea sinuosa di un abito a sirena, abbellito da pretenziose maniche a sbuffo, che accennano ai moti sfaccettati di una veloce fiammata.

– Pantone 18-1664 Fiery Red
Tra i colori più peperini del globo, Fiery Red è il fiammeggiante rosso fuoco. Usato dai designer principalmente per il suo sex appeal, questo tono di rosso intenso e caldo non può che rappresentare la vita, la passione, l’amore. “Nel dubbio, vestitevi di rosso” sentenziava Bill Blass, stilista americano, soprannominato re della Settima Avenue. Stuzzicando l’adrenalina, Fiery Red è una scelta senza riserva alcuna: trasmette gioia e tanta energia produttiva. La stessa che la scozzese Pam Hogg cattura in un maxi dress seducente dallo stile ladylike, e dalle reminiscenze velatamente vittoriane.

– Pantone 18-1547 Bossa Nova
Il nome di questo rosso caldo e intenso fa pensare subito all’allegria, alla vita carioca, al Brasile. Bossa Nova, infatti, è un tipo di samba che nasce intorno agli anni 50, un genere musicale minimalista, a ritmo medio e con un incedere incalzante. Ma affibbiando il codice 18-1547, immediatamente Bossa Nova, acquista quel ruolo cromatico, pronto a concorrere per la carica di color of the year 2020. Infatti a pensarci bene a questo rosso terroso, non manca proprio nulla: carismatico, intrigante, nerbotuto. A Londra, Emilia Wickstead richiama uno stile vittoriano, morbido e imperioso. Bossa Nova si abbina al nero e al delicato Faded Denim, in un look dall’abito a tunica, con maniche a sbuffo iper volumizzate.

– Pantone 18-1512 Rose Brown
Un marrone sfaccettato e intenso. Fa pensare al foliage autunnale, e a simmetrici quadrotti di cioccolato al latte. Rose Brown trasmette forza e sostanza perché ricorda i colori legati alla terra, ma allo stesso tempo è addolcito da flebili e sofisticate note rosate, che lo illuminano e lo avvicinano ai toni del borgogna. Sulle passerelle di Londra, Emilio de la Morena, rende più saturi i tramonti andalusi, e usa un’ampia tavolozza per vestire con femminilità e incanto la donna moderna. Tra le proposte, un abito senza spalline in jersey, striato da una serie di romantici volant in pizzo.

– Pantone 18-1345 Cinnamon Stick
Tradotto dall’inglese, Cinnamon Stick è il classico bastoncino di cannella. L’aroma stuzzicante che si usa per aromatizzare dolci e creme. Pantone ne ruba il nome, insieme ai suoi toni tellurici. Un marrone rosso-aranciato, praticamente impossibile non ritrovare nel romantico foliage autunnale. Una sfumatura ben bilanciata, proprio come la spezia, sospesa tra l’aromatico e la dolcezza. Stuart Ververs alla direzione creativa di Coach 1941, si ispira ai rampanti anni 80. Tra i capispalla, allunga i centimetri a una biker jacket, che diventa subito un irresistibile trench dal fascinoso cromatismo color cannella.

I ROSA
– Pantone 14-1318 Coral Pink
Ad una prima lettura, Coral Pink ricorda il mitico Living Coral. Dai toni caldi e zuccherosi, questa sfumatura rosa pesca potrebbe quasi considerarsi la versione pastello del colore (ancora per poco) in carica. Dalle passerelle newyorkesi, la serie tv Victoria ispira il brand Zero+Maria Cornejo. I corsetti vittoriani indossati sotto i vestiti, questa volta cingono con twist contemporaneo, completi in cui Coral Pink segue deliziosi pois optical. Scelta grafica perfetta, per equilibrare con eleganza e gentilezza un dressing down tipicamente street.

– Pantone 14-1513 Blossom
Blossom 14-1513 corrisponde a un delicato rosa caldo. Dai toni decisamente meno aranciati di Coral Pink, questa sfumatura zuccherina, ricorda lo scenico Pink Fluff Ball, l’abito che Sarah Burton – direttrice creativa di Alexander McQueen – realizzò nell’inverno 2012. Otto strati di chiffon finemente plissettato per incarnare una visione romantica e futuristica. Forse si potrebbe chiedere al rosa di uscire da schemi e cerimonie, e approdare in una sfera antropologica più stuzzicante. Uscire dagli schemi proprio come Simone Rocha, che per la SS20 parte dal folklore celtico e cattura nuove sagome: sovrapposizioni di organza e raso che lasciano al rosa, l’arduo compito di incuriosire e slacciarsi da scontati e polverosi dress code.

– Pantone 18-2143 Beetroot Purple
Tradotto dall’inglese Beetroot è la barbabietola. Un tubero generalmente tondeggiante che combinato con il purple regala una tonalità di fucsia brillante e seducente. Rubato al food, questo tono intenso e civettuolo di rosa, collima anche con l’universo del beauty: un rossetto Beetroot Purple illuminerebbe qualsiasi make-up. Una sfumatura dal mood travolgente, proprio come lo show del londinese Richard Quinn, che sulle note della Philharmonia Orchestra e del Bach Choir regala una parata di abiti sontuosi da cocktail e da sera. Non male per una barbabietola!

I GIALLI/ARANCIONI
– Pantone 13-0822 Sunlight
Sunlight, chiaro come un raggio di sole, e meno denso di uno stuzzicante color crema, è un biglietto sicuro per la felicità. Caldo e leggero tanto da sfiorare la sfera dei neutri/classici, questo colore dal codice 13-0822, secondo Pantone regala sorrisi e tanta allegria. Ma fa pensare anche alla leggerezza, la stessa che ricerca Whit, ogniqualvolta esce dalle passerelle, per raccontare di moda dietro uno scatto libero, rubato alla fine di un giorno sulle ultime luci del sole.

– Pantone 11-0622 Yellow Iris
Sulle corde di un giallo limone, Yellow Iris ruba anch’essa il nome alla natura. Per l’esattezza si tratta di fiori: l’iris giallo (o giaggiolo acquatico), la pianta delle paludi, che nasce in primavera e cresce rigogliosa a ridosso dei corsi d’acqua. Dal sottotono freddo, questo giallo vitaminico esprime positività e sano ottimismo. Yuhan Wang – per il progetto Fashion East – gioca con uno stile new romantic: tra acconciature sovrapposte, drappeggi dall’aria improvvisata e maniche vittoriane in pizzo crochet, sceglie Yellow Iris per un’accattivante delicatezza.

– Pantone 14-1064 Saffron
Rubato al vasto universo del food, o meglio delle spezie, Saffron è la traduzione inglese del profumatissimo zafferano. Avvolgente, dai toni caldi e autunnali, questa sfumatura selezionata da Pantone, regala un tocco pungente e raffinato non solo ai nostri piatti, ma a tutto il fashion system, non dimenticando la sfera del design. Si parla di gustosa brillantezza secondo i report, e così dalle passerelle newyorkesi, Saffron spicca nel ready to wear casual chic di Andra Liberman, firma creativa di A.L.C., illuminando di calore, l’impronta fredda di un semplice e minimal abito a canotta.

-Pantone 16-1359 Orange Peel
Nel 1984 Jean Paul Gaultier presentò l’iconico abito corsetto con coppe a cono, introducendo l’estetica queer. Il colore era proprio Orange Peel, scelto per dare una carica erotica e femminile al capo. Dall’impriting salutista, l’arancione buccia d’arancia è caldo e vivificante: un tocco agrumato e piccante che spicca nel fashion system. La stessa Stacey Bendet di Alice+Olivia per la SS20, usa Orange Peel. La sfumatura si combina con Yellow Iris e Biscay Green, e in una visione esuberante su un maxi pantalone palazzo, mantiene intatta la sua energia vitaminica.

– Pantone 15-1157 Flame Orange
Leggermente meno saturo dell’arancione buccia d’arancia, Flame Orange – dall’inglese “fiamma arancio”-, trasmette calore e positività. Pagliuzze dorate al suo interno, rendono questa sfumatura dinamica e carismatica. Pronti per un effetto benefico su mente e corpo? Flame Orange, preso in prestito dall’industria alimentare, rievoca anche le striature incandescenti di un tramonto in inverno. Da Londra, Christoper Kane costruisce la sua visione contemporanea: su un mini dress a grembiule dai bordi schiumosi in tulle, ricama proiezioni della luna e fiori: un eco-decoro dall’anima fantasy che porta in serbo il dramma dell’attuale crisi ambientale, in una moda sospesa tra scienza e natura.

– Pantone 16-1534 Blush Beauty
Blush Beauty ricorda il tipico rossore sulle guance: delicata reazione di coinvolgimento che avvolge e riscalda, quasi senza preavviso. Un arancio luminoso, preso in prestito dal mondo del make-up, leggermente più freddo rispetto ai classici arancioni di Pantone, Blush Beauty ispira a essere più ottimisti, spontanei e in perfetto equilibrio con la propria interiorità. La britannica Molly Goddard ne cattura l’impalpabile delicatezza, con la dirompenza di una vaporosa gonna in tulle, decorata da minuziose balze. Un gioco perfetto per giostrare l’animo impetuoso e reazionario di questa intrigante sfumatura.

I VERDI
– Pantone 15-5718 Biscay Green
Come la maggior parte dei verdi, questo colore riporta ai toni della natura. Con un sottotono più freddo e meno acidulo rispetto al caro e vecchio Greenery (color of the year 2017), Biscay Green fa pensare ai tropici, anche se non serve andare poi tanto lontano. Il nome della sfumatura di Pantone, infatti, rievoca i toni cristallini delle acque che bagnano il golfo della Biscaglia (o Guascogna per la Francia). “Un’acqua purificatrice che rinfresca e rigenera”ha spiegato nei report Leatrice Eiseman. Da New York, Badgley Mischka propone un viaggio nel glamour più romantico, e mescola Biscay Green con altri toni di verde in una fresca ed elegante combinazione floreale.

– Pantone 19-0323 Chive
Sarà che ultimamente la vediamo aggiungere dappertutto, soprattutto nelle vellutate e nelle tartare di pesce, alla fine l’erba cipollina è finita anche tra i preziosi candidati di Pantone. Chive, infatti, tradotta dall’inglese è proprio lei: l’erbetta aromatica internazionale dal delicato gusto di cipolla. Secondo Leatrice Eiseman questo colore “crea un’armonia sana e ristorativa. Il minimalista Dion Lee, rielabora la sua ultima collezione partendo dalla lingerie, e tra un abile uso di black & white, propone una visione sexy e disinvolta di una semplice canotta che nei toni avvolgenti del verde Chive, diventa un maxi abito con superbi intrecci intorno ai polsi e alla vita. Forse per le trecce avrebbe potuto usare anche l’erba cipollina che dite?

– Pantone 19-5217 Storm
Se l’aromatico Chive, è il verde selezionato nei report di New York, l’ammaliante Storm invece, più scuro e profondo è la versione british. Qualche pigmento in più di blu, rende questo verde tempesta, una sfumatura sontuosa, molto vicina al Deep Lake, colore che A.F. Vandervorst utilizzò nel 2012, su un abito da ballo dallo stile androgino, ricavato da una non-proprio-semplice cappa a gilet. Storm, nonostante l’animo burrascoso, è dunque un colore che ammalia: sempre partendo da una cappa il visionario Richard Quinn, in una proposta SS20 sfida a ripescarlo nel suo intrigante pattern floreale.

– Pantone 13-4720 Tanager Turquoise
Molto simile ad Aquamarine e Sky Blue, Tanager Turquoise ha una nota rilassante e luminosa. Tradotto dall’inglese è “turchese tangara” riferendosi ai toni azzurro cielo del Tangara Chilensis, l’uccello tropicale delle foreste sudamericane. Pantone l’ha selezionato per il suo effetto calmante, un impatto sicuramente positivo per le nostre tempra. La creativa Ashley Williams con una moda ironica e provocateur, usa la luminosità del Tanager Turquoise per un abito da cocktail in satin, ricamato con una stampa a contrasto che richiama le statue della Roma antica.

– Pantone 17-4021 Faded Denim
Nel 2002 Junya Watanabe usa il denim per confezionare un elegante abito da ballo, trasmettendo subito un’idea comfy di eleganza e femminilità. Pantone lo scorso settembre ripesca Faded Denim dalle passerelle newyorkesi, e gli affida più o meno lo stesso compito. Tecnicamente si tratta di un tono polveroso di blue, ma perfettamente in grado di combinarsi per creare mix freschi e moderni. Come riesce bene Adam Lippes, con il suo pret a porter dal tocco sporty, nell’interpretazione intellettuale e ricercata di uno street style di alta gamma.

– Pantone 16-4127 Heritage Blue
Una sfumatura prestigiosa, consapevole del proprio passato e delle proprie origini. Heritage Blue, è una versione più satura dello Sky Blue, e ha un sottotono leggermente caldo. A un primo colpo d’occhio si prova una sensazione avvolgente, anche se è facile pensare all’abito svolazzante di Carrie, lo stesso che nel film, indossa per festeggiare il suo appartamento appena ristrutturato. Heritage Blue è un colore custode, senza tempo, pronto a ispirare i millenials e le generazioni future. Dopo Blush Beauty, Molly Goddard da Londra lo utilizza per metri di tulle, giostrando il suo dirompente romanticismo.

– Pantone 18-4528 Mosaic Blue
Mosaic Blue è un colore spirituale. Più denso di Heritage Blue, una lieve punta di giallo riscalda il suo sottotono. Si direbbe una sfumatura dall’aria mistica, e secondo Leatrice Eiseman emana grazia, fino a sfiorare le corde dei sentimenti più reconditi. Versatile e attraente, Mosaic Blue fa pensare ai pattern mosaici dei templi orientali. E fuori dalle passerelle, in un magico ambiente surreale, sospeso tra l’arte classica e Alice nel paese delle meraviglie, Rodarte utilizza il candidato di Pantone. In una vaporosa altalena di contrasti, l’abito da gran soirée ha un’anima rock e ricercata. Una combinazione davvero intrigante, soprattutto per la Gen Z.

– Pantone 19-4052 Classic Blue
Scelto da Pantone, con l’intento di rievocare i toni del cielo notturno, e tutte le sue speranzose possibilità, Classic Blue è semplicemente affascinante e misterioso. Un blue scuro dall’eleganza senza tempo, molto vicino ai toni freddi di Deep Ultramarine, e più acceso del Blue Navy. Dalle passerelle newyorkesi e londinesi, il Classic Blue, difficilmente mantiene nel design e nella struttura quella linearità e pulizia onomastica: le proposte SS20 imperiose e sfacciatamente contemporanee di Greta Constantine e Karen Walker vestono così una donna classica dalle incommensurabili vedute.

– Pantone 18-3513 Grape Compote
Dall’inglese Grape Compote sarebbe la “composta di uva”. A quanto pare, Pantone ruba i toni violacei e misteriosi dal nostro armadietto delle conserve, in cucina. In realtà questo intenso color prugna compare già intorno agli anni Venti. All’epoca si trattava del Royal Purple, utilizzato dall’impavido stilista Lucien Lelong, lo stesso che qualche decennio più tardi combatté con diplomazia contro la Germania nazista, che durante il secondo conflitto mondiale, voleva spostare la couture da Parigi a Berlino. Una sfumatura di viola morbida che evoca pezzi di storia della moda, e che nel 2019 Cong Tri, riprende nella tavolozza dei suoi colori. Le note vivide di Grape Compote, come un’ondata di emozioni, fluiscono insieme agli svolazzi di un abito da sera sofisticato e misterioso.

I CLASSICI/NEUTRI
Rappresentano quelle sfumature di base. Una categoria che secondo Leatrice Eiseman deve esserci sempre perché “colla che tiene tutto insieme”. Sono i colori meglio combinabili con i principali delle palette. Pantone attraverso i report di New York e Londra, quest’anno ha messo in evidenza ben 8 tonalità. Osserviamoli bene, perché non è detto che il colore del 2020, non sia proprio tra questi.
– Pantone 16-1324 Lark
Il color allodola (trad. dall’inglese) è vicino al classico color khaki. Un tono di giallo senape, molto chiaro e naturale. Si chiama Lark e prende il nome dall’ornitologia. Dall’allure boho chic, Pantone ha scelto questa sfumatura perché “autentica e modesta, versatile e sobria”. Frame esce dalle passerelle, e con soluzioni sempre meno impattanti, presenta un ready to wear casual e di tendenza: il trench in ecopelle ha un taglio classico, senza tempo e con il giusto tocco bohèmien.

– Pantone 15-1314 Cuban Sand
Con questa sfumatura Pantone ci porta velocemente nel mar dei Caraibi. Non lasciamoci ingannare, non si tratta di verde o azzurro, ma di un delicato e soffice color sabbia. Caldo e naturale, Cuban Sand, come un dolce abbraccio nutre e conforta gli animi; e un animo confortato diventa subito sicuro di sé. Victoria Beckham lo sa bene. Con una moderna rivisitazione degli anni 70, propone soluzioni easy-chic per donne che scelgono di essere rampanti, anche se si tratta di vestire i toni impalpabili e tenui di un semplice beige.

– Pantone 19-3923 Navy Blazer
“Tra tutti i colori, il blu navy è l’unico che può competere con il nero, perché presenta le sue stesse qualità” diceva Christian Dior. Con i suoi toni siderali, Navy Blazer, è infatti il colore più scuro di tutti i report, e al nero si avvicina moltissimo. Fiabesco, elegante e misterioso, è il colore genderless per eccellenza, scovato da Yves Saint Laurent nel 1967, molto prima che l’androginia diventasse un vera moda. Oggi da New York, BLDWN brand famoso per il denim, ripercorre gli anni 70: tra pantaloni in velluto a coste larghe e tagli a campana, ecco spuntare un tailleur destrutturato, pronto ad alzare il tiro a un ready to wear casual e contemporaneo.

– Pantone 19-4021 Blueberry
Ed ecco un’altra incursione nel food. Questa volta tocca al mirtillo, la pallina acidula e zuccherina, considerata da sempre un super cibo. Blueberry cod. 19-4021 è un blu freddo, con qualche punta lieve giallo verde. Seasonless, proprio come piace alla Eiseman, questo blu notte ha un’aria fiabesca e audace. Roland Mouret, sempre più attento alle tematiche ambientali, e al concetto di body positivity, si avvicina a silhouette morbide. Scivolando sui corpi con dolcezza gli abiti hanno un’allure rilassata e contemporanea.

– Pantone 11-4001 Brilliant White
È un bianco super brillante quello rubato alle passerelle newyorkesi. Secondo Pantone si tratta di una sfumatura pulita, fresca e immacolata. Perfetta in estate, lo è altrettanto in inverno. Cong Tri mescola il raso e l’organza, e con un magico abito con body a grembiule, armeggia con le trasparenze e sul concetto di purezza e provocazione.

– Pantone 11-4800 Blanc de Blanc
Rispetto al Brilliant White, Blanc de Blanc ha dei riflessi leggermente più opachi. Come il nero, si tratta sempre di un non colore, solo che dietro il cod.11-4800, i toni di questa candida sfumatura appaiono più dolci e lattiginosi. Elegante e sofisticato, Blanc de Blanc è anche eclettico. Victoria Victoria Beckham, lo avvicina all’idea di viaggio, e realizza una versione in lino e sbarazzina del classico completo da safari.

– Pantone 16-3802 Ash
Ci sono designer che hanno costruito la loro carriera sul beige. Giorgio Armani, A.F. Vandervorst sono un classico esempio. Elegante e con un’aria di libertà, Ash cod. 16-3802 è un beige molto vicino al talpa. Neutro tendente al caldo, secondo Pantone trasmette un forte messaggio di longevità. Proenza Schouler s’ispira agli anni 80, e immagina una working girl moderna che non rinuncia alla sartorialità, ma trova il giusto compromesso per uno stile più versatile. Ecco il jersey di seta che magicamente diventa un abito drappeggiato dall’allure comfy chic.

– Pantone 13-4201 Oyster Mushroom
Conosciuto sulle nostre tavole come pleurotos (o comunemente orecchione), questo tipo di fungo è detto anche Oyster Mushroom, ossia fungo ostrica. Pantone si è ispirato proprio alle sue sfumature per questo grigio perla, elegante e sfaccettato. Lo stilista britannico J.W.Anderson predilige una versione lamé, e non disdegna neanche il color oro. Immagina una dea futurista con abiti drappeggiati sovrapposti a reggiseni gioiello, e mantelli comodamente adagiati sulle spalle che sembrano rubati a un film di fantascienza.
