Chi mi conosce lo sa che davanti ad un ingrediente nuovo, pontifico mille sperimentazioni. Felicità poi, quando producono anche, dei buoni e gustosi risultati. Proprio come questo che vedete in foto.
Amalia, mia carissima amica, conosce bene la passione che ho per le farine, insieme a tutte quelle cose che, lei ironicamente, si diverte a definire “semi-veg”. Perchè in fondo di “semi” hanno ben poco, visto che si tratta di prodotti sfacciatamente green, super stracertificati e cari (diciamolo pure!). E che, con fare certosino, va a scovare, tutti lei.
Così ogni tanto mi regala dei prodotti nuovi, davanti ai quali spesso insorge la mia meraviglia.

Ancora non ho usato la farina di Triticum ad esempio, mentre ho subito sperimentato il suo ultimo regalo: la farina di Segale e quella di Orzo, entrambe integrali e di Agribosco, Consorzio Agrobiologico italiano.
Io proprio non conoscevo questo marchio. Il packaging mi piace troppo. Diverso dal classico sacchetto di farina di carta. Una bustina lunga e snella di plastica trasparente – verde, marrone e giallo – con un semplice alberello stilizzato in cima, con accanto il nome dell’azienda Agribosco. A seguire, quasi al centro del sacchetto, la carta d’indentità del prodotto. Con tutte le certificazioni, normative del biologico e rintracciabilità di filiera.
Caratteri in marrone e tutti in primo piano. Tanto che a prima vista, la confezione dà proprio l’idea di un qualcosa di “farmaceutico”, ricercato, di nicchia…
Insomma alla fine mescolando le due farine, ci ho fatto una bella focaccia, semplice. L’ ho condita con olio EVO, e tanti ciuffetti di rosmarino rubati alla mia pianta, sparsi qua e là.
E vi assicuro che tagliata a quadrotti, triangolini o rombi, è perfetta da stuzzicare. Da sola, o accompagnata da sfiziosi intingoli, magari durante un aperitivo in compagnia.
La ricetta per 500 gr. di farina:
300 gr. di farina integrale di Segale; 200 gr. di farina integrale di Orzo; 1 cubetto di lievito fresco; olio EVO; un cucchiaino di zucchero; rosmarino; sale.
Versate in una ciotola capiente le due farine. Prendete una tazza, sbriciolate il lievito in acqua tiepida insieme allo zucchero, e lasciatelo attivare per 5 minuti. A questo punto versate parte del lievito sciolto al centro della farina. Iniziate ad amalgamare e pian piano aggiungete il sale. Lavorate il composto, impastandolo con le mani. Alla fine, deve essere molto morbido e appiccicaticcio, quindi regolate con l’acqua restante. Coprite con un canovaccio e fate lievitare almeno 3/4 ore.
Trascorso il tempo, prendete una teglia abbastanza grande, spennellate la superficie con dell’olio. Versate tutto il composto, e condite con olio di oliva.

Fate i classici buchetti con le dite, e decorate con ciuffetti di rosmarino. Fate lievitare di nuovo, fino al raddoppio.

Accendete il forno, portatelo alla temperatura di 200° e infornate per una ventina di minuti.
Un consiglio:
per renderla più morbida e soffice, di solito, faccio una lievitazione abbastanza lunga, dieci ore circa. Quindi l‘ideale sarebbe preparare il composto al mattino, per infornarlo poi la sera. Vi assicuro che la differenza si vede, e si sente già dal primo morso.